Digestore anaerobico di Novi Ligure

Funzionamento del Digestore Anaerobico di Novi Ligure
Impianto di digestione anaerobica del rifiuto da cucine e mense e da sfalci e potature raccolto in maniera differenziata per la produzione di energia da fonte rinnovabile e compost di qualità.
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FASI DI LAVORAZIONE
Come vengono gestiti i rifiuti organici (il cosiddetto “umido” ed il “verde”) dopo la raccolta, negli impianti di SRT?

Se non vengono differenziati, e quindi finiscono nel rifiuto indifferenziato, devono essere trattati mediante un processo di tritovagliatura e stabilizzazione per essere poi smaltiti nelle discariche di Novi Ligure e di Tortona. I rifiuti organici sono quelli con il maggior impatto ambientale potenziale: infatti possono produrre percolato (un potenziale inquinante delle acque), biogas (un gas con elevato effetto serra, se liberato in atmosfera) e cattivo odore. Il processo di stabilizzazione e lo smaltimento in discarica hanno costi elevati, a carico dei contribuenti, e comportano un grande consumo di energia elettrica.

Se vengono differenziati, invece, possono essere trasformati in qualcosa di utile a vantaggio dell’ambiente e contribuiscono a ridurre le tariffe pagate dai cittadini. In che modo?

SRT ha realizzato nel 2012, nel proprio sito di Novi Ligure, un impianto di digestione anaerobica, specificamente progettato per il trattamento dei rifiuti organici da raccolta differenziata.
Il digestore anaerobico è un contenitore in calcestruzzo e acciaio a tenuta stagna nel quale la materia organica viene sottoposta ad un processo di degradazione da parte di diverse specie di batteri presenti in natura.
I rifiuti organici vengono per prima cosa triturati e vagliati, per ridurre le impurità presenti. E’ importante che la raccolta venga effettuata correttamente, con sacchetti biodegradabili, per contenere i costi e lo spreco di materiale di questa fase di pretrattamento.
La miscela ottenuta viene introdotta nel digestore da un sistema automatizzato che lo alimenta 24 ore su 24. Tutte le fasi si svolgono in ambiente chiuso, con sistema di filtrazione dell’aria per evitare l’emissione di cattivi odori.
La materia organica viene “digerita” dai batteri in circa 22 giorni: durante tale processo una parte della materia viene trasformata dai batteri in gas metano, che viene quindi utilizzato per la produzione di energia elettrica. L’energia è al 100% prodotta da fonte rinnovabile (biomasse).
Alla fine della digestione la materia organica, ormai stabilizzata e divenuta “digestato” viene poi sottoposta a processo aerobico (compostaggio) nell’impianto SRT di Tortona per la produzione di ammendanti per uso agronomico (compost).
Tutto il processo è in pratica la riproduzione, in ambiente controllato, di quanto avviene normalmente in natura con la putrefazione delle sostanze organiche (animali e vegetali) e la creazione dell’humus che poi costituisce la parte vitale del terreno.
Ogni anno l’impianto “digerisce” 12.500 tonnellate “rifiuti umidi” e 5.000 tonnellate di “rifiuti verdi” e produce più di 3.000.000 di metri cubi di biogas da cui si ottengono quasi 5.000.000 di kWh di energia elettrica “verde”, pari al consumo medio di 1.800 famiglie. Dalla cessione di questa energia si ricavano oltre 1.200.000 Euro l’anno che contribuiscono a contenere i costi per la gestione dei rifiuti a carico dei cittadini.
Alla fine del processo vengono prodotte circa 6.000 tonnellate di compost di qualità, che viene interamente utilizzato come fertilizzante in agricoltura.